Allergie, che fare?
Sempre più diffuso è il fenomeno delle allergie, tanto quelle alimentari quanto quelle genericamente definibili come aeree.
L’allergia è una risposta anomala ed eccessiva che il sistema immunitario mette in campo contro sostanze di per sè abitualmente innocue, come polline, acari, alcune erbe, polvere e sostanze presenti nell’aria che respiriamo.
I sintomi sono rinite e rigonfiamento delle mucose nasali, congiuntivite, raffreddore e starnuti frequenti, asma, dermatiti, eczemi e orticaria, e a volte diarrea o stitichezza. Possibili anche effetti cardiologici.
Nella pratica medica per identificare gli allergeni si usa prevalentemente il prick test, test cutaneo, semplice da eseguire e da interpretare, adatto anche per i bambini oltre un anno di età e che presenta una affidabilità superiore al 90%.
Si tratta di applicare dei particolari “cerotti” sulla parte superiore della schiena e la risposta si osserva entro 48/72 ore.
Gli allergeni inalanti più comuni sono il polline di betulla, graminacee e parietaria, l’acaro della polvere, ambrosia, cipresso, nocciolo, pioppo, la candida, sostanze provenienti dal gatto, cane, cavallo e altri animali domestici.
Gli alimenti allergeni più comuni invece sono la caseina, le proteine del latte, arachidi, alcuni frutti, alcuni cereali ecc.
Come sempre prevenire è meglio che curare (con antistaminici o altri farmaci prescritti dal medico curante) evitando di entrare in contatto o di assumere alimenti che siano stati identificati come potenziali allergeni.